DAD… mai e poi mai! Ma se serve per non lasciare i ragazzi soli…

scolari con zaino

Basta un’incursione nella lezione di un collega perché una docente che rifuggiva la didattica a distanza comprenda la necessità di stare insieme ai ragazzi per non lasciarli da soli in questo momento delicato.

Leggi la testimonianza di Paola Martino.

1 commento su “DAD… mai e poi mai! Ma se serve per non lasciare i ragazzi soli…”

  1. Grazie prof. Martino, la sua testimonianza fotografa appieno le difficoltà e le reticenze dei docenti che hanno affrontato con coraggio questa situazione di emergenza.
    Io sono una docente in pensione dallo scorso settembre, e mi sono subito considerata fortunata a non dover armeggiare con queste nuove, inesplorate tecnologie, per ristabilire un rapporto didattico ed “umano” con i miei alunni. E dico “umano” cioè intriso di relazioni interpersonali, emozioni, riflessioni, perplessità, curiosità, affetti, paure, dubbi e chi più ne ha più ne metta. Pensavo che l’uso tecnologico di questi mezzi potesse limitare, porre confini tra il reale e il virtuale e metterci tutti in una condizione di estraneità.
    Lei ha confermato l’inverso, cioè che la scuola con la sua Dad ha continuato a valorizzare il patrimonio umano, individuale e collettivo, che le è stato storicamente affidato, attraverso la sensibilità di alunni e insegnanti come lei. Complimenti!

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