“Per fare un mondo migliore”. Esperienze positive durante la DAD

bambino con tablet

L’insegnante di scuola primaria, Anna, racconta come, in tempo di Dad, abbia riprogettato, per i suoi alunni di quinta, percorsi di storia, con la creazione di un museo virtuale, percorsi di  lettura creativa, per stimolare il pensiero critico e un laboratorio di scrittura creativa che ha dato origine a poesie degli alunni e ad un video con una canzone di classe.  

“PER FARE UN MONDO MIGLIORE”

Esperienze positive durante la DAD

Anna Beretta
Docente Scuola Primaria
Classe V
Plesso Giovanni Falcone di Tregasio
IC  di Albiate e Triuggio (MB)

Ho spiegato ai ragazzi perché tanta passione per “Fare storia”.

Ogni disciplina ci offre uno sguardo sulla realtà, come una lente d’ingrandimento e ci permette di conoscere con una metodologia che si va affinando sempre più.

La capacità di lettura della realtà, la capacità di comprendere un testo,  saper fare sintesi e l’elaborazione di mappe mentali sono stati i capisaldi del nostro apprendere durante i cinque anni insieme.

Scienze anche quest’anno è stato interessante e abbastanza facile perché la conoscenza del corpo umano è qualcosa di cui abbiamo esperienza quotidiana, vitale, che ci incuriosisce, quindi ci ha motivato a conoscere apparati, sistemi  e funzioni.

Anche astronomia ha riscosso successo perché siamo abituati ad alzare lo sguardo, a scrutare il cielo, a volare con il pensiero per conoscere mondi lontani ma concreti. Abbiamo fatto un compito unitario suggerito da Luca Parmitano, un astronauta che ci ha condotto alla scoperta  di Marte.

Fare geografia è stato semplice perché abbiamo capito che dalla lettura delle carte tematiche possiamo ricavare notizie su ambienti, regioni, località. Abbiamo “viaggiato” parecchio insieme per conoscere come nasce un fiume, come si sviluppa il suo percorso, quali ambienti influenza, come sfocia e così, sulle cartine abbiamo seguito il percorso degli altri fiumi, abbiamo scoperto ambienti, abbiamo raccolto notizie su località viste durante le vacanze e abbiamo raccontato ciò che conosciamo dell’Italia attraverso la simulazione di un viaggio.

Fare storia è sempre stato per me, come insegnante, il momento più affascinante e significativo, così ho cercato di trasmetterne la passione. Ogni anno abbiamo costruito un museo  in classe, perché passasse il concetto che la Storia si fa con i documenti, le fonti  reali. In prima il museo delle vacanze, in seconda il museo di Trewa con le tracce del passato a Tregasio, in terza il grande museo della preistoria ambientato nel parco archeologico di Tregamun, in quarta il museo egizio con la sepoltura del faraone, in quinta avremmo dovuto costruire il museo di arte romana, ma la pandemia ci ha chiuso nelle nostre case, allora… ecco l’idea di realizzare un museo virtuale con reperti e spiegazioni fatte proprio dai ragazzi che si sono improvvisati guide del museo videofilmandosi mentre raccontano, spiegano, documentano ciò che si può vedere nelle sale del museo, dove sono custoditi anche reperti ritrovati in uno scavo archeologico, mosaici, affreschi, resti del capitolium, delle terme, di una domus. Tutto il lavoro è stato montato in un video e in un giorno di collegamento c’è stata una vera visita virtuale con tutta la classe. L’attività ha offerto a noi docenti l’occasione per verificare conoscenze, abilità e competenze storiche, tecnologiche e artistiche.

I ragazzi hanno capito che fare storia è più difficile perché si tratta di conoscere qualcosa che non esiste più, appartiene al passato, occorrono categorie logiche e cronologiche a volte complesse, ma basta guardarsi intorno e si possono scoprire tesori del passato che raccontano la storia di antiche civiltà. Occorre avere occhi attenti, pensiero critico per sintetizzare informazioni e passione per la ricerca. Chissà perché quando chiedo qual è la materia preferita, la maggioranza risponde e ha sempre risposto anche nei cicli precedenti: “Storia!!!”…..

Leggere ai propri alunni…. che passione!

La prima attività che ho sempre svolto in classe a partire dal primo giorno di scuola in prima, è stata quella di leggere, dopo aver disposto i bambini in cerchio. Ritengo la lettura la prima molla del sapere perché attraverso la lettura sorgono domande, curiosità e i bambini sono incentivati a conoscere. Ho calcolato che, nel corso dei 5 anni scolastici ho dedicato 266 ore alla lettura. Avevo riservato per il secondo quadrimestre la lettura del libro “100 storie di filosofi per ragazzi curiosi” perché l’ho ritenuto formativo ed interessante per stimolare il pensiero critico, la capacità di porsi domande e cercare risposte, la possibilità di approcciare l’esistenza in modo costruttivo, speranzoso, possibile e perché facesse da ponte tra la scuola primaria e il successivo percorso di studi, durante il quale il pensiero critico ha un ulteriore sviluppo.

Ogni giorno ho mandato l’audio della mia lettura con lo spunto di riflessione suggerito dal filosofo del giorno.

Al termine ho preparato una tabella riassuntiva con i nomi dei vari filosofi e la domanda suscitata, ho chiesto ai ragazzi di scegliere almeno tre domande e inviarmi le loro riflessioni. Durante un incontro virtuale di classe abbiamo condiviso le riflessioni di ciascuno e devo ammettere che è stato il momento più bello e formativo avuto durante il periodo di DAD. 

Tutti hanno dimostrato di saper pensare e comunicare i propri pensieri! Alla domanda, suggerita da Kant, Sei d’accordo che è importante imparare a pensare con la propria testa? Tutti hanno ammesso che è importante, ma un alunno ha aggiunto che per pensare occorre anche il cuore, ragione e sentimento vanno a braccetto. Alcuni alunni si sono segnati ogni giorno la domanda e hanno cercato di rispondere quotidianamente facendo esercizio di pensiero continuo.

L’aspetto interessante è che ciascuno ha scelto ciò per cui si sente maggiormente coinvolto e per me, insegnante, è stata una conferma di ciò che ho visto in ciascuno di loro. Al termine ho consegnato alcune parole chiave da portare sempre con sé e i miei ragazzi mi hanno ringraziato!

La creatività al primo posto!

Ho sempre cercato di ridurre al minimo la lezione frontale e lavorare per problemi, lanciando la sfida di una possibile soluzione o di un approccio formativo. Mi sono sempre considerata regista di un gruppo di lavoro perché l’apprendimento non scaturisse da me, come detentore, ma dai ragazzi stessi come artefici e costruttori di un sapere da sviluppare e continuare, cercando fonti e strumenti. Spesso abbiamo fatto laboratorio di scrittura creativa e durante il periodo di DAD è emersa la proposta di scrivere una canzone da lasciare come saluto a tutta la scuola. L’input è stato il seguente: mettiti alla finestra e osserva, poi pensa a come potrebbe cambiare la situazione dopo l’emergenza che stiamo vivendo e formula dei pensieri che potrebbero diventare i versi di un componimento poetico.

Ciascuno ha elaborato una poesia e durante un momento di lavoro abbiamo cercato di stralciare un pensiero, una parola, per comporre il testo della canzone, musicata dalla nostra specialista di musica e cantata da alunni e insegnanti.

PER FARE UN MONDO MIGLIORE

(recitato)

Questa epidemia è come un grande fiore,

al suo interno si cela una vita migliore!

Quando finirà

un caldo sorriso il viso illuminerà.

 

(cantato)

Un cielo pulito come mai, 

silenzi, solo il suono di uccellini,

fiori colorati  che ogni mattina si aprono al sole 

e alla sera si chiudono aspettando un giorno migliore.  

Siamo sicuri che 

questo giorno arriverà, 

tanta gioia e speranza ci porterà! 

 

RIT.

La vera amicizia  

va contro ogni ingiustizia,

come questa quarantena 

ogni abbraccio frena. 

Quando tutto finirà 

il mondo si colorerà!!!

 

Sembran tutti  partiti per un lungo viaggio,

parola che adesso sembra un miraggio;

una farfalla ho trovato e il mio cuore ha riscaldato, 

si é posata sopra un fiore che mette il buonumore.

Siamo sicuri che 

questo giorno arriverà, 

tanta gioia e speranza ci porterà! 

 

RIT.

La vera amicizia  

va contro ogni ingiustizia,

come questa quarantena 

ogni abbraccio frena. 

Quando tutto finirà 

il mondo si colorerà!!!

 

Un fiore: un incanto, allegria,

mi ricorda la classe mia!!!

Porta speranza e pace, lo vedo giorno e notte, 

col sole e con la luna spero mi porterà fortuna.

Siamo sicuri che 

questo giorno arriverà, 

tanta gioia e speranza ci porterà! 

 

RIT.

La vera amicizia  

va contro ogni ingiustizia,

come questa quarantena 

ogni abbraccio frena. 

Quando tutto finirà 

il mondo si colorerà!!!

 

(recitato)

Persone nuove diventeremo, migliori saremo; 

sarà bello giocare con gli amici, 

sarà bello chiacchierare per davvero.

E di tutto questo mai ci scorderemo!

 

(cantato)

RIT.

La vera amicizia  

va contro ogni ingiustizia,

come questa quarantena 

ogni abbraccio frena. 

Quando tutto finirà 

il mondo si colorerà!!!

 

Potrei concludere dicendo che ……”non tutti i mali vengono per nuocere”, o “fare di necessità virtù”! 

Link a: 

PER FARE UN MONDO MIGLIORE 

V A – Plesso Giovanni Falcone – Scuola Primaria di Tregasio

https://www.youtube.com/watch?v=NjY5bZoXxfU&feature=youtu.be

 

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